L'assenzio fu inventato da un medico francese, Pierre Ordinaire, che in fuga dalla Rivoluzione francese si trasferì a Couvet (Svizzera) nel 1792. Tra le erbe officinali della zona, che i medici di campagna dell'epoca utilizzavano per preparare rimedi naturali, trovò l'assenzio maggiore, di cui conosceva l'uso nei tempi antichi. Sperimentando con questa pianta iniziò a produrre un forte distillato da circa 60°, contenente oltre all'assenzio molte altre erbe tra cui anice, issopo, dittamo, acoro e melissa. Il liquore di Ordinaire divenne un famoso toccasana a Couvet e assunse già il soprannome la Fée Verte (la Fata Verde). Si pensa che alla sua morte ne tramandò la ricetta segreta alle sorelle Henriod di Couvet, ma è possibile che in realtà le Henriod producessero il proprio assenzio già da prima di Ordinaire.
Nel corso del XIX secolo si diffusero in Francia e Svizzera molte distillerie di assenzio con vari marchi, ma il liquore divenne particolarmente noto alla fine del secolo, grazie alla fama che ebbe tra gli artisti e gli scrittori di Parigi. L'assenzio, consumato da molti artisti famosi con rituali elaborati e accessori stravaganti, divenne un'ispirazione dello stile di vita bohémien.
Il Baileys è una crema di whiskey densa e corposa dal color Fallow brillante; il profumo è di crema e di toffee, con aromi di mandorla e di nocciola; il gusto è morbido e zuccherato. Oltre l'80% degli ingredienti è di origine irlandese: la crema di latte, fornita da due aziende, è prodotta con latte di circa 40.000 vacche allevate in 1500 fattorie della costa orientale irlandese; il whiskey irlandese, fornito dalla The Old Midleton Distillery della Contea di Cork, è una miscela di tre whiskey. Entro 36 ore dalla mungitura, la crema di latte viene mescolata al whiskey, dopodiché vengono aggiunti gli aromi: cacao, vaniglia, caramello e zucchero. Le sedi di produzioni si trovano a Dublino e a Newtownabbey.
Frutta a guscio e derivati, Latte e derivati
A metà degli anni 80, durante l’inverno più rigido di sempre, un bartender canadese diede vita, quasi casualmente, alla miscela di whisky e liquore alla cannella che lo avrebbe riscaldato durante le lunghe notti gelide. Inizialmente restò una formula segreta condivisa tra i barman più esperti ma poi si diffuse in tutto il nord America.
Negli apres Ski del Colorado è miscelato al succo caldo di mela o alla cioccolata in tazza, nei college è lo shot che accende la serata!
Il frangelico è un liquore che ha origine in Piemonte, dove tre secoli fa vivevano dei monaci cristiani che conoscevano bene il mondo dei cibi e delle bevande, in particolare l'uso delle nocciole selvatiche e degli altri ingredienti che stanno alla base di questo superalcolico. Il nome deriva infatti dal monaco eremita Fra Angelico, che secondo la leggenda visse sulle colline piemontesi nel XVII secolo.
Limunì, il Limoncello del Sud è ottenuto dall’infusione alcolica di scorze di limoni non trattati, maturati sotto il caldo sole della Calabria. I limoni, provenienti da aziende agricole ubicate nelle vicinanze della Distilleria Caffo, vengono lavorati lo stesso giorno della raccolta. Per ottenere l’infuso del Limunì viene utilizzata solamente la parte più aromatica del frutto cioè la parte gialla della scorza (epicarpo) infusa in alcole neutro.
Il liquore Sambuca prodotto tipicamente italiano, originario dell’Italia meridionale, diffusosi nell’ultimo secolo in tutto il mondo, è apprezzato dagli intenditori e da tutti i buongustai. è prodotto con antiche ricette tramandate da generazione in generazione e giunte integre fino ai nostri giorni. La distilleria Caffo gode fama per la bontà della Sambuca Secolare che racchiude gusto ed aroma d’altri tempi perché preparata con ingredienti genuini e naturali.
Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/l espressi come SO2
usati come conservanti, possiamo trovarli in: conserve di prodotti ittici, in cibi sott’aceto, sott’olio e in salamoia, nelle marmellate, nell’aceto, nei funghi secchi e nelle bibite analcoliche e succhi di frutta
Arachidi e derivati
snack confezionati, creme e condimenti in cui vi sia anche in piccole dosi
Crostacei e derivati
sia quelli marini che d’acqua dolce: gamberi, scampi, aragoste, granchi, paguri e simili
Frutta a guscio e derivati
tutti i prodotti che includono: mandorle, nocciole, noci comuni, noci di acagiù, noci pecan e del Brasile e Queensland, pistacchi
Glutine
cereali, grano, segale, orzo, avena, farro, kamut, inclusi ibridati e derivati
Latte e derivati
yogurt, biscotti e torte, gelato e creme varie. Ogni prodotto in cui viene usato il latte
Lupino e derivati
presente ormai in molti cibi vegan, sotto forma di arrosti, salamini, farine e similari che hanno come base questo legume, ricco di proteine
Molluschi e derivati
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canestrello, cannolicchio, capasanta, cuore, dattero di mare, fasolaro, garagolo, lumachino, cozza, murice, ostrica, patella, tartufo di mare, tellina e vongola etc |
Pesce e derivati
inclusi i derivati, cioè tutti quei prodotti alimentari che si compongono di pesce, anche se in piccole percentuali
Sedano e derivati
presente in pezzi ma pure all’interno di preparati per zuppe, salse e concentrati vegetali
Semi di sesamo e derivati
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oltre ai semi interi usati per il pane, possiamo trovare tracce in alcuni tipi di farine |
Senape e derivati
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si può trovare nelle salse e nei condimenti, specie nella mostarda |
Soia e derivati
latte, tofu, spaghetti, etc.
Uova e derivati
tutti i prodotti composti con uova, anche in parte minima. Tra le più comuni: maionese, frittata, emulsionanti, pasta all’uovo, biscotti e torte anche salate, gelati e creme, etc.